Nel mese dedicato alla sicurezza online la scuola media Broccoli ha attivato una serie di attività per approfondire con i ragazzi le tematiche della prevenzione del fenomeno del cyberbullismo e affrontare i contenuti di una vera educazione digitale. La vita quotidiana dei nostri alunni è fortemente legata al mondo della condivisione social e scuola e famiglie devono prenderne atto ed unirsi per non lasciare i ragazzi soli ad affrontare un mondo complesso e pieno di insidie.
In particolare martedì 9 febbraio, Safer Internet Day, giornata mondiale per la sicurezza in rete, tutte le classi della nostra scuola si sono collegate all’evento guidato dalla Polizia di Stato in diretta streaming dalle ore 10 per l’evento annuale di #cuoriconnessi, in collegamento con più di 3.000 scuole di tutta Italia e oltre 200.000 studenti.
La tecnologia in questo momento di isolamento forzato è stata un supporto fondamentale per noi dalla DaD allo smart working, alle videochiamate, ci ha sostenuto, ha permesso di continuare con le nostre vite e ci ha aiutato a sentirci più vicini. È stata un strumento utile e ciò ha portato ad un’accelerazione importante della digitalizzazione delle nostre vite.
Ma i pericoli per i giovani sono tanti quanto quelli di chi si avventura da solo in un mondo di cui non conosce tutte le regole.
Se da una parte infatti la polizia ha registrato una riduzione drastica dei reati fisici a causa della pandemia, dall’altra sono aumentati esponenzialmente quelli online. L'osservatorio di Terres del Hommes ha registrato un aumento del 70 per cento dei reati legati alle minacce online e una crescita drammatica del 130 per cento peri reati legati al fenomeno della pedopornografia. Questi numeri non devono solo spaventarci ma farci prendere consapevolezza che dobbiamo costantemente tutelare i minori che si affacciano sul mondo digitale e fornire loro gli strumenti per navigare in sicurezza.
In questo incontro online sono stati approfonditi i pericoli che i ragazzi incontrano come utenti dei vari social, ospitando in diretta adolescenti che hanno affrontato l’incubo del cyber bullismo, delle offese e dell’isolamento. Un fenomeno in crescita in fasce di età sempre più basse e legato alla diffusione dei cellulari tra i bambini più piccoli. Storie difficili raccontate con semplicità e sincerità con l’obiettivo di prevenire le trappole disseminate in rete e fornire una chiave di risposta unica: denunciare sempre!
Come nella vita reale, il minore deve individuare nell’adulto il punto di riferimento costante; come nella vita reale anche la comunicazione in rete non è priva di pericoli come qualunque altro tipo di interazione umana. Nello stesso modo infatti le piattaforme di condivisione sociale aprono le porte di una rete dove i minori sono potenzialmente connessi a un numero infinito di contenuti e persone. Le offese, le vessazioni, lanciano parole che li trovano indifesi e minano la loro sicurezza. La paura, la sensazione di sentirsi soli di fronte alle insidie che li colpiscono in un momento della loro crescita nel quale sono particolarmente vulnerabili sono reali benché causate da eventi che scorrono su canali virtuali.
Come per il bullismo anche per il cyberbullismo la sola risposta è creare una rete di sicurezza e costruire le regole portanti della comunicazione tra minore e adulto.